martedì 26 febbraio 2008

Da Il cittadino del 22 - San Zenonen I viaggiatori chiedono una tavola rotonda sulla viabilità

I pendolari restano in attesa, questa volta però non si tratta di un treno
nemmeno di un bus. I passeggeri sperano che la provincia di Lodi convochi
al più presto la consulta per affrontare i problemi di chi ogni giorno
viaggia su ferro e su gomma. E soprattutto per parlare del futuro delle
infrastrutture del Lodigiano.
I due gruppi (ferro e quattro ruote) hanno deciso di combattere uniti la
loro battaglia, insieme al Comitato pendolari di San Zenone (e a tutti gli
altri comitati interessati), c'è poi il Comitato variante nord di
Tavazzano.
Al centro dell'interesse dei cittadini ci sono le opere che
caratterizzeranno la viabilità dei prossimi anni, dalla metropolitana
leggera alla Tem, la tangenziale esterna che dovrà attraversare il
Lodigiano. «Qualche tempo fa - dicono i pendolari delle Fs - abbiamo
raccolto delle firme per chiedere un incontro con la provincia, un
appuntamento al quale potessero partecipare tutti i pendolari, non solo
quelli che prendono il treno. Speriamo di essere chiamati al più presto
attorno ad un tavolo, anche perché i tempi sono ristretti».Secondo le
informazioni dei pendolari, il 28 febbraio è stata infatti fissata una
prima "scadenza": «Si deciderà chi farà parte del tavolo - aggiungono i
pendolari di San Zenone -, se riuscissimo a vederci prima potremmo
discutere dei problemi, dalla ristrutturazione della linea ferroviaria
alle varianti di Sordio e Tavazzano».
I viaggiatori di San Zenone si erano fatti poi un'idea sullo sviluppo
della linea suburbana affinchè il capolinea non fosse Melegnano.Nessuna
convocazione è giunta al Comitato variante nord, che aveva sottoscritto la
richiesta dei pendolari di San zenone.
Uno dei suoi rappresentanti, Gianfranco Roncari, aveva sottolineato la
settimana scorsa la necessità per i cittadini di avere informazioni più
precise circa lo studio tecnico richiesto dalla provincia sulla questione
della Tem. «Ci piacerebbe che lo scambio di informazioni con comuni e
provincia sia costante - aggiunge Roncari -, la nostra opinione è
risaputa: la variante alla via Emilia non dovrà passare in mezzo alla
case».
Il Comitato, in attesa di notizie più dettagliate, avrebbe anche avanzato
un'ipotesi: sostituire le due tangenziali di Tavazzano e Sordio - ovvero
le opere previste con la Tem - con una sola strada, un progetto che forse
potrebbe avere un impatto più ottimale sul traffico.
Greta Boni