domenica 21 marzo 2010

Zero risposte e molte promesse.

Abbiamo aspettato i tempi della burocrazia per le risposte alle domande di 9 sindaci.
Abbiamo lasciato passare la melma nera sul Lambro.
Abbiamo atteso di sapere le candidature per le regionali visto il marasma delle liste.


In sostanza ci ritroviamo ancora con promesse elettorali e poco più.
Lo sanno ormai anche i muri che queste, se non supportate da fatti concreti, sono mere illusioni e a pochi giorni dalle elezioni dobbiamo fare il punto.

L'attuale presidente della regione, Roberto Formigoni, promette più impegno e soldi per le infrastutture ed i servizi di mobilità, bene....
Ma a conti fatti non si preso la briga di rispondere a 9 sindaci che chiedevano di vigilare sulla condizione attuale e di rassicurare la cittadinanza in forma scritta e tangibile.
Lo stesso era ed è ancora in carica!!!

Quindi pura facciata.

Non è che il comitato vuole fare politica ed appoggiare questo o quel candidato, anche se ci sono Baldi (Massimo) giovani che si presentano per il comune di Lodi (public endorsement visto che è il fondatore del comitato), ma meramente deve sottolienare che chi ha avuto compiti di governo del territorio non li ha svolti.
Rimandare in avanti l'ostacolo non lo cancella... Lo ricordiamo sempre!

Leggiamo dal il cittadino del 06/03/2009:

"Secondo Mario Rossetti, responsabile tecnico regionale delle infrastrutture,
bisogna fare chiarezza nella distinzione di compiti:
«Può essere scomodo dirlo - ha affermato a Lodi - ma una stazione è innanzitutto una parte di un
comune.
In altri termini: i sindaci e gli amministratori devono pensare loro, innanzitutto, a creare un “effetto città” negli scali ferroviari.
Soprattutto intorno.
Le stazioni sono “allungate” e quindi poco controllabili per obbligo dettato dalla fisica.
Quindi i comuni devono portare tutto attorno parcheggi, verde urbano, negozi, forme di aggregazione.
Anche la stazione è città».

....

Insomma capire chi è il
padrone di casa delle banchine spesso troppo spartane:
«Ma la Regione in questi anni ha fatto pressing su Fs: non importa chi è il gestore, siete voi che dovere riqualificare gli interni»"


Interessante sapere che il responsabile tecnico si preoccupa di parlare con la stampa e non di rispondere ai sindaci.

Poi, nel merito, sono affermazioni assolutamente non condivisibili in quanto per le infrastrutture fatiscenti e vandalizzate non sono di proprietà del comune.
In più... Che la regione abbia fatto pressing su FS è quantomeno comico.
Ricordiamo che ad oggi per rientrare da Milano a San Zenone in orario pendolare non esiste nessun treno tra le 18.38 e le 19.38... e gli orari li fa la regione!!!!
Se non fosse vero scatenerebbe l'ilarità generale.

Un qualsiasi amministratore avrebbe estromesso FS (ternitalia e RFI) dai bandi di gara cercando alternative o stipulando contratti migliorativi per i fruitori del servizio.
sarebbe stato lungimirante per l'utilizzo dei "vecchi" binari regionalizzandoli o cmq sfruttando tutte le leggi possibili ed immaginabili per consentire un servizio decente!

Se questo signore avesse letto la lettera, avrebbe notato che i 9 sindaci stanno chiedendo aiuto e non stanno puntando il dito.
L'accento della missiva e propositivo.

La tristezza della pochezza di queste istituzioni è dilgante, proprio per il fatto che Trenitalia, per non fargli perdere la tratta Milano Lodi, è entrata in una non ben definita società con le Nord per il solo tratto Rogoredo-Lodi.
Per semplificare non sarebbe stato meglio assegnare le competenze ad una sola società che facesse tutta la tratta Saronno - Lodi???

Qui non ce la raccontano giusta, ed i magistrati, che non ci leggono mai vista l'obligatorietà delle indagini, tacciono.


C'è stata anche un iniziativa del COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA, che vi riportiamo in calce, atta a segnalare i problemi.

Insomma per ora un nulla di fatto e notiamo che il rispetto tra istituzioni non esiste.

Prendere carta e penna, porre una firma su un documento condiviso da ben 9 sindaci di parte politica differente è uno sforzo per risolvere i problemi e chi ha competenza o tace o denigra.

Non crediamo che non si possa fare qualcosa, ma segnaliamo che un cambiamento è necessario!

Come scrivemmo tempo fa' "WE DON'T WHANT U!"

Basta parole, contano solo i fatti e di questi ne abbiamo visti ben pochi!

Ai lettori l'ardua sentenza!!!!


Comitato Pendolari San Zenone al Lambro










COORDINAMENTO DEI COMITATI PENDOLARI REGIONE LOMBARDIA
COMUNICATO STAMPA
MOLTI CANDIDATI HANNO ADERITO AL PATTO PROPOSTO DAI PENDOLARI

Sta raccogliendo molti consensi il documento di impegno di collaborazione tra i
viaggiatori pendolari della Lombardia ed i Candidati alle prossime elezioni
regionali, cui hanno sinora aderito 32 candidati di differenti liste, di cui
riportiamo solamente i nomi in quanto il nostro interesse è rivolto alla loro
libera responsabilità personale (elenco in ordine alfabetico per cognome):


Vittorio Agnoletto, Augusto Airoldi, Alessandro Alfieri, Agostino Alloni,
Maria Carla Baroni, Paolo Bonomi, Carlo Borghetti, Wanda Buzzella, Marisa
Costelli, Chiara Cremonesi, Vito Crimi, Claudio Augusto Dozio, Silvia Ferretto,
Luca Gaffuri, Anita Giuriato, Alessandro Marcucci, Maurizio Martina, Luciano
Muhlbauer, Iolanda Nanni, Gianni Pagliarini, Filippo Penati, Fabio Pizzul, Carlo
Porcari, Laura Prati, Francesco Prina, Paolo Rizzi, Basilio Rizzo, Maura
Ruggeri, Carlo Spreafico, Arturo Squassina, Stefano Tosi e Federico Villa.

L’iniziativa costituisce infatti un tentativo per cercare di migliorare il
Trasporto Pubblico Ferroviario riallacciando al contempo il rapporto di fiducia
tra i cittadini e le Istituzioni. Se quasi tutti i pendolari infatti si
lamentano della scarsa qualità del servizio, ben pochi sono coloro i quali
credono ancora in una possibilità di soluzione attraverso il confronto e il
dialogo. Non si può dar loro torto quando, alle pressanti richieste per
modernizzare il servizio ferroviario, le risposte, a causa dell’inerzia delle
Istituzioni preposte, sono deludenti.


Ai candidati sopra elencati quindi va certamente il nostro apprezzamento per la sensibilità dimostrata non solo nei confronti dei temi del pendolarismo, ma anche del rapporto tra cittadini ed istituzioni.

Gli impegni che chiediamo consistono in:
- Definire norme per la salvaguardia dei diritti degli passeggeri;
- Rivedere i contenuti dei contratti di servizio ferroviari secondo principi virtuosi e più favorevoli agli utenti;
- Regionalizzare le infrastrutture ferroviarie, in modo da renderle effettivamente al servizio dei cittadini lombardi e dei pendolari;
- Programmare il servizio ferroviario secondo le reali esigenze degli utenti;
- Definire un piano operativo per la gestione delle crisi in accordo con gli utenti;
- Definire un Piano pluriennale di rinnovo e potenziamento materiale rotabile, adeguato alle esigenze dei viaggiatori e del servizio da svolgere;
- Realizzare l’integrazione tariffaria in tempi brevissimi;
- Limitare esplicitamente gli aumenti tariffari e incentivare l’utilizzo del treno anche per aumentare gli introiti.

Ci attendiamo pertanto che altri candidati
rompano gli induci e ci diano, con l’adesione, un segnale concreto del loro
impegno per stabilire un metodo di lavoro comune, continuativo ed operativo per
realizzare insieme un Sistema Ferroviario Regionale funzionale, efficace e
rispettoso delle esigenze, dei diritti e della dignità dei passeggeri.