giovedì 29 novembre 2007

nasce il "blog" dei pendolari di San Zenone al Lambro

Abbiamo attivato un Blog!

Uno strumento che serve ad interagire di più con chi, come noi, è interessato a rendere la stazione di San Zenone un posto più "decente" e che il servizio ferroviario pendolare sia all'altezza di uno stato civile.

SKATENATEVI CON I COMMENTI!!!
e soprattutto fate proseliti.
Massima diffusione in tutto il mondo. Anche con fotocopie !


Il tutto sarà su :
http://sanzenonependolari.blogspot.com/
e potete restare in stretto contatto con i Feed ATOM che verrano autoalimentati da ogni POST
http://sanzenonependolari.blogspot.com/feeds/posts/default


Le segnalazioni per notizie e/o idee passerà dalla solita casella elettronica:
pendolarilodigiani@virgilio.it


Ciò che ci segnalerete non sarà inascoltato...
Aggiungete immagini a ciò che ci dite, pubblicheremo, nel ovvio tempo tecnico, ciò che ci Invierete modo tale da condividerlo con tutti.
Ovviamente abbiamo interesse a che indirizzi e/o dati sensibili non appaiano. ;)

Sul lato destro della pagina troverete anche un piccolo sondaggio.
Indicateci la vostra residenza di modo da capire, un po' a grandi linee, le statistiche per "paese".
In questa maniera potremmo indicare che il bacino d'utenza di questa stazione con una approssimazione molto minore e coinvolgere maggiormente le amministrazioni.


resterà comunque il sito :
http://www.pendolodigiani.altervista.org/



La Direzione del Comitato Pendolari di San Zenone al Lambro

p.s.: abbiamo pensato di collegare le parole un po' "oscure" a wikipedia, una enciclopedia online gratuita e aggiornabile, per aiutare chi non conosce certi termini ma intende imparare ad appendere cosa sono questi nuovi strumenti

mercoledì 7 novembre 2007

AGENDA SERATA 10-2007

Spett.le Sig.ri Sindaci dei Comuni di S.Zenone al Lambro e Sordio

Sordio, 17 / 10 /2007

Come protocollo n°2940 del 5/5/2005 Comune di S.Zenone al Lambro, n°2474 del 29/4/2005 del Comune di Sordio e ricevute di conferma fax ai comuni di Vizzolo Predabissi, Dresano e Casalmaiocco del 9 e 11/5/2005, il ns. Comitato nacque spontaneamente per promuovere il miglioramento della mobilità pendolare di tutto il nord-lodigiano verso Milano, con una raccolta di oltre 150 firme a suo tempo depositate.

In data 23/9/2005, il Comune di Sordio organizzò un’Assemblea Pubblica invitando oltre ai Comuni sopraccitati ed il ns. Comitato:

Trenitalia (A.D. Ing.M.Moretti)

R.F.I. (Ing.Chinnici / Domenico Colombo, Direzione Compartimentale Movimento Milano)

Regione Lombardia (Ass.Moneta)

Provincia di Lodi (Ass. Bianchi)

Che presero precisi impegni a sostegno delle ns. istanze (in allegato).

Con l’Orario 11/12/2005 si ottenne la fermata aggiuntiva a San Zenone di un treno per Milano alla mattina (n°20420) ed uno di ritorno alla sera (n°20425).

Sono rimasti invece non rispettati tutti gli impegni presi da R.F.I. (come in allegato).

Oggi, ultimati i lavori della TAV ed in funzione il nuovo binario “ad alta velocità” vorremmo ripartire idealmente da quella serata, reinvitando gli stessi interlocutori citati sopra, assieme ad altri che ci hanno accompagnato nel ns. cammino o ci hanno almeno fornito delle indicazioni :

Sarebbe auspicabile che anche gli altri comuni del circondario (Zizzolo, Casalmaiocco, Dresano e forse anche Salerano) venissero coinvolti in una iniziativa comune, nell’ambito di un utenza che “ad occhio” si può stimare nell’ordine dei 14.000 potenziali utilizzatori del treno.

I punti all’ordine del giorno che abbiamo condiviso nel Comitato sono:

R.F.I. per i problemi alle infrastrutture

collaudo ed immediata entrata in esercizio del “vecchio parcheggio lato Ceregallo”, interamente rifatto dopo il nuovo binario veloce, vi si accede dalla S.Zenone/Salerano attraverso viabilità già realizzata da 1 anno circa; mentre ora è luogo di “incontri ai limiti della decenza e del decoro e dell’ordine pubblico, è invece divenuto indispensabile alla luce dell’aumento dei passeggeri visto che il “nuovo parcheggio lato Villabissone” già col treno delle 7.47 è totalmente occupato (invitiamo tutti a fare un sopralluogo per verificare l’assoluta insufficienza del nuovo parcheggio che ha più aiule e marciapiedi inutilizzati che spazio per le auto !)

la cosiddetta metropolitana “leggera” citata da notizie di stampa (allegate), a ns. modo di vedere deve assolutamente garantire le fermate di tutti i treni fino a Lodi; semplicemente perchè Melegnano non ha la capacità di raccogliere l’utenza del nord lodigiano, di Vizzolo, Dresano e Salerano, che, restando bloccata nel “nodo melegnanese della S.S.V.Emilia”, non avrebbe mai e poi mai la possibilità di arrivare alla stazione di Melegnano e di fruire del nuovo servizio – immaginiamo quindi San Zenone al Lambro proprio come centro di raccolta del traffico pendolare, come ultimo approdo raggiungibile in auto, dove il nord lodigiano ed il sud milano potrebbe sostare con le auto o arrivare con gli autobus ed usufruire del treno.

Rifacimento banchine di attesa, infiltrazioni nel sottopasso, sistemazione sale attesa

macchine biglietti, monitor, bacheca per i Pendolari)

i punti 1 e 3 onestamente ci paiono improcastinabili

Trenitalia per gli orari

(a parte i ritardi, il 20420 è stato inspiegabilmente anticipato alle 7.47 del mattino poi c’è un “buco” fino alle 8.29 !!! ed in questa fascia oraria ci pare davvero un bell’incentivo ad usare l’auto !!!) – fra l’altro il mese di settembre e ottobre per adesso, stanno dando risultati pessimi (è in ritardo più di prima e c’è anche già stata una soppressione !)

il n°20418 delle 7.32 fa tutte le fermate tranne S.Donato Milanese ?!? (che è invece punto di riferimento strategico dell’hinterland milanese, per il ns. territorio è una meta fondamentale che per causa di forza maggiore si raggiunge solo in macchina (si ricordano i numerosi lavoratori del gruppo ENI, l’Ospedale S.Donato, il capolinea MM3, la buona industrializzazione ed il terziario, ecc.)

sarebbe a ns. avviso molto utile far fermare a San Donato e San Zenone al Lambro il n°2039 delle 17.18 da Rogoredo (al momento si passa dalle 16.30 alle 17.38 !!!)

“fascia critica” alla sera di ritorno da Rogoredo, si passa dalle 19.27 alle 20.28 !!!

per i nostri giovani, alla domenica è davvero un problema, ed immaginarli sulle moto non ci rassicura : per Milano Rogoredo il primo convoglio è alle 12.48 !!! (transitano da Lodi i regionali n° 2662, 2912, 2274 e 20400 fra le 7.00 e le 9.00, ma non fermano) - al ritorno sarebbe molto utile il n° 10613, al momento limitato a Melegnano.

Il costo del biglietto, da San Zenone per Milano è su km. 25, che per chi scende a Rogoredo non ci pare corretto (è crediamo il prezzo di Milano Centrale).

i punti 1, 2 e 5 onestamente ci paiono improcastinabili

Regione Lombardia, per la linea sub urbana S1, Mi Porta Vittoria / Lodi prevista per il 2008:

  • Data prevista di esercizio
  • Orario di massima delle fermate del tratto

Varie ed eventuali, fra cui concordare come fare gli inviti, se e come notiziare la stampa.

Noi Vi diamo tranquillamente mandato da parte ns. di recapitare gli inviti ai destinatari di cui sopra, oppure potremmo farlo noi (ma sarebbero magari meno istituzionali col rischio di ns. intercettarne l’interesse dovuto).

Nell’attesa di leggerVi e raccogliere il Vs. parere in merito, ringraziamo della collaborazione e restiamo a disposizione per ogni comunicazione.


Il sindaco Rota ci ha convocati il 17/10, e presenti anche i 4 assessori, hanno concordato l’agenda e le priorità, e si sono impegnati a convocare le amministrazioni locali entro novembre, per poi concordare un’azione unitaria.

venerdì 2 novembre 2007

ABOLIZIONE DELLA TARIFFA FERROVIARIA ORDINARIA


Coordinamento delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari ferroviari della Lombardia


ABOLIZIONE DELLA TARIFFA FERROVIARIA ORDINARIA NAZIONALE



La notizia che dal 1 novembre non sarà più possibile utilizzare i biglietti a tariffa ordinaria nazionale sui treni regionali conferma la volontà da parte di Trenitalia di abolire il cosiddetto "servizio universale" di trasporto pubblico nazionale ferroviario, uno degli elementi che sinora consentivano di assicurare il diritto fondamentale alla mobilità sul territorio nazionale.
Gli altri servizi ferroviari di lunga percorrenza (IC, ES ecc.), benché affidati al medesimo Gestore, configurandosi come servizi "commerciali a tariffa di mercato", non rispondono ai requisiti richiesti per svolgere il servizio pubblico obbligatorio.
Il divieto di utilizzare, dal 1 novembre, i biglietti per treni espressi sui treni regionali viaggiando
da una regione all'altra, comporterà quindi una serie di problemi, tra i quali:



  • la tariffa ordinaria nazionale, essendo di emanazione governativa a livello nazionale, è anche l'unica riconosciuta nel "paniere" ISTAT. A questo punto è assurdo che l'ISTAT continui a considerare un "prodotto" che di fatto non esiste più sul mercato. Nel "paniere" vanno quantomeno considerate sia le tariffe regionali che quelle, le uniche di fatto
    utilizzabili, dei treni IC ed ES;
  • l’aumento immediato delle tariffe per quanti compiono viaggi tra una regione e l'altra,
    sino ad oggi basati sulla tariffa ordinaria nazionale. L'incremento (le tariffe regionali sono
    anche del 20% superiori alla tariffa ordinaria nazionale) è maggiorato dal fatto che la tratta viene "spezzata" in due sottotratte, annullando anche l'effetto di diminuzione del costo
    chilometrico al crescere della distanza complessiva percorsa, presente nella "curva
    tariffaria";
  • un probabile problema di distorsione della principio di concorrenza, di fatto l'unica
    esistente sul mercato nazionale del trasporto passeggeri, tra i servizi a tariffa ordinaria o
    "universali" (gli espressi si contano col lumicino, spesso sono notturni) e i servizi a tariffa "di mercato", di qualità, a volte solo teorica, superiore: IC, ES ecc. ;
  • l'operazione è stata in qualche modo favorita dall'abolizione dei treni di categoria
    "Interregionale", divenuti ora semplicemente "regionali"; infatti il comunicato in merito di

Trenitalia parla di "coerenza". Ed in effetti tale operazione non sarebbe stata possibile se
le Regioni, cui ne è affidata la gestione, avessero difeso con maggiore forza e minori localismi i “vecchi” treni “Interregionali". Se nessuno interverrà, in futuro dovremo assistere ad ulteriori spezzettamenti del servizio transregionale.
Rispetto a questa ennesima conferma della volontà del monopolista di dirottare forzatamente la
clientela verso i servizi commerciali,

  • condanniamo fermamente il tentativo di Trenitalia volto ad ottenere il monopolio di fatto
    del traffico ferroviario a media e lunga percorrenza (una unica offerta per non avere
    più scelta), in spregio alle leggi nazionali e europee in materia di libero mercato,
    concorrenza e pluralismo dell’offerta di servizi;
  • chiediamo l’impegno della Regione Lombardia ad allearsi con altre Regioni per
    opporsi con decisione ad ogni tentativo di smantellare l’attuale servizio di
    trasporto ferroviario interregionale a favore dei servizi commerciali, presentando e
    discutendo con gli Utenti un Piano di sviluppo dettagliato ed un Piano finanziario
    realistico dei servizi ferroviari regionali ed interregionali.

Invitiamo infine i Pendolari e le Associazioni dei Consumatori a mantenere alto il livello
di attenzione, anche mediante la “puntuale” segnalazione dei disservizi sia agli Enti di
controllo e regolazione, (Ministero, Regione, Province), sia alle Associazioni dei
Consumatori (gli indirizzi sono reperibili presso i Comitati, le Associazioni o possono essere
richiesti a pendolari_lombardia@yahoo.it).
Milano, 31 ottobre 2007