venerdì 2 novembre 2007

ABOLIZIONE DELLA TARIFFA FERROVIARIA ORDINARIA


Coordinamento delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari ferroviari della Lombardia


ABOLIZIONE DELLA TARIFFA FERROVIARIA ORDINARIA NAZIONALE



La notizia che dal 1 novembre non sarà più possibile utilizzare i biglietti a tariffa ordinaria nazionale sui treni regionali conferma la volontà da parte di Trenitalia di abolire il cosiddetto "servizio universale" di trasporto pubblico nazionale ferroviario, uno degli elementi che sinora consentivano di assicurare il diritto fondamentale alla mobilità sul territorio nazionale.
Gli altri servizi ferroviari di lunga percorrenza (IC, ES ecc.), benché affidati al medesimo Gestore, configurandosi come servizi "commerciali a tariffa di mercato", non rispondono ai requisiti richiesti per svolgere il servizio pubblico obbligatorio.
Il divieto di utilizzare, dal 1 novembre, i biglietti per treni espressi sui treni regionali viaggiando
da una regione all'altra, comporterà quindi una serie di problemi, tra i quali:



  • la tariffa ordinaria nazionale, essendo di emanazione governativa a livello nazionale, è anche l'unica riconosciuta nel "paniere" ISTAT. A questo punto è assurdo che l'ISTAT continui a considerare un "prodotto" che di fatto non esiste più sul mercato. Nel "paniere" vanno quantomeno considerate sia le tariffe regionali che quelle, le uniche di fatto
    utilizzabili, dei treni IC ed ES;
  • l’aumento immediato delle tariffe per quanti compiono viaggi tra una regione e l'altra,
    sino ad oggi basati sulla tariffa ordinaria nazionale. L'incremento (le tariffe regionali sono
    anche del 20% superiori alla tariffa ordinaria nazionale) è maggiorato dal fatto che la tratta viene "spezzata" in due sottotratte, annullando anche l'effetto di diminuzione del costo
    chilometrico al crescere della distanza complessiva percorsa, presente nella "curva
    tariffaria";
  • un probabile problema di distorsione della principio di concorrenza, di fatto l'unica
    esistente sul mercato nazionale del trasporto passeggeri, tra i servizi a tariffa ordinaria o
    "universali" (gli espressi si contano col lumicino, spesso sono notturni) e i servizi a tariffa "di mercato", di qualità, a volte solo teorica, superiore: IC, ES ecc. ;
  • l'operazione è stata in qualche modo favorita dall'abolizione dei treni di categoria
    "Interregionale", divenuti ora semplicemente "regionali"; infatti il comunicato in merito di

Trenitalia parla di "coerenza". Ed in effetti tale operazione non sarebbe stata possibile se
le Regioni, cui ne è affidata la gestione, avessero difeso con maggiore forza e minori localismi i “vecchi” treni “Interregionali". Se nessuno interverrà, in futuro dovremo assistere ad ulteriori spezzettamenti del servizio transregionale.
Rispetto a questa ennesima conferma della volontà del monopolista di dirottare forzatamente la
clientela verso i servizi commerciali,

  • condanniamo fermamente il tentativo di Trenitalia volto ad ottenere il monopolio di fatto
    del traffico ferroviario a media e lunga percorrenza (una unica offerta per non avere
    più scelta), in spregio alle leggi nazionali e europee in materia di libero mercato,
    concorrenza e pluralismo dell’offerta di servizi;
  • chiediamo l’impegno della Regione Lombardia ad allearsi con altre Regioni per
    opporsi con decisione ad ogni tentativo di smantellare l’attuale servizio di
    trasporto ferroviario interregionale a favore dei servizi commerciali, presentando e
    discutendo con gli Utenti un Piano di sviluppo dettagliato ed un Piano finanziario
    realistico dei servizi ferroviari regionali ed interregionali.

Invitiamo infine i Pendolari e le Associazioni dei Consumatori a mantenere alto il livello
di attenzione, anche mediante la “puntuale” segnalazione dei disservizi sia agli Enti di
controllo e regolazione, (Ministero, Regione, Province), sia alle Associazioni dei
Consumatori (gli indirizzi sono reperibili presso i Comitati, le Associazioni o possono essere
richiesti a pendolari_lombardia@yahoo.it).
Milano, 31 ottobre 2007

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