martedì 6 settembre 2011

Roberta ha vinto la battaglia!

Disagi sui treni, abbonamento risarcito

(5 settembre 2011)
Ha vinto la sua battaglia contro Trenitalia. Il giudice di pace di Lodi ha dato ragione a Roberta Migliorini, 36 anni, di Casalmaiocco. Grazie alla sua testardaggine e all’azione dell’avvocato di Milano Angelo Musicco, la pendolare del Sudmilano ha ottenuto 2500 euro di risarcimenti. Ma soprattutto la soddisfazione di veder riconosciuti i suoi diritti: i treni devono essere puntuali e puliti.

«La nostra battaglia - racconta la donna - è partita due anni fa. Abbiamo costituito un comitato informale di pendolari, avviato un blog e tartassato la stampa di denunce. L’avvocato ha letto le nostre petizioni e ci ha chiesto se eravamo interessati a fare causa. In due abbiamo accettato e nel mio caso posso dire che ce l’abbiamo fatta. L’altro caso, invece, non è ancora arrivato a sentenza. Quando l’ho saputo ero contentissima. Era una questione di principio, eravamo arrivati all’esasperazione. C’è stato un momento in cui ho temuto di non riuscire, per la sproporzione degli strumenti messi in campo, da noi e da Trenitalia. Invece, grazie al mio avvocato, che è stato bravissimo, ce l’abbiamo fatta». Davanti al giudice sono finiti 30 ritardi, contati nel solo mese di dicembre 2008 e nella primavera 2009, oltre alle «condizioni indecenti di trasporto». «Alle 7.30 - ricorda Migliorini - mettevano dei treni cortissimi, così a Tavazzano erano già completamente pieni e quando arrivavano a San Zenone non si riusciva a salire. Adesso, invece, la tratta San Zenone-Rogoredo è diventata Lodi -Saronno ed è gestita dalle Trenord. È tutta un’altra vita: i treni sono sempre puliti e puntuali».

Ora l’avvocato Musicco, sulla base di questo risultato, può far partire una class action contro Trenitalia. «Era stata vinta solo un’altra causa, prima di questa, davanti al giudice di pace di Piacenza - dice il legale -. Adesso le altre cause stanno andando male, questa con la Migliorini è in controtendenza. Ho già preparato una class action, ma aspettavo che ci fosse un precedente favorevole. Questa azione collettiva deve avere, per legge, l’approvazione del tribunale di Roma. Bisogna accertare che tutti i pendolari si sono trovati nella stessa situazione e hanno avuto gli stessi disagi. A questo punto il tribunale dà l’ok». Così l’avvocato lancia l’appello: chi fosse interessato ad aderire alla causa può mettersi in contatto con lo studio legale di Milano (tel. 02/ 5456347). «Adesso - dice - è il momento favorevole per intraprendere questo tipo di azione». Alla Migliorini, Trenitalia ha risarcito 500 euro spesi per l’abbonamento e altri 2mila di danni morali.

«Trenitalia - spiega Musicco - si è appellata a una legge del 1937. La normativa diceva che i treni dovevano trasportare i viaggiatori dal punto di partenza fino alla destinazione, a prescindere dalle modalità. Questo andava relativamente bene, quando le ferrovie erano dello Stato, ma adesso ci troviamo davanti a una società per azioni. Per questo abbiamo fatto valere il codice del consumatore, che risale al 2005. Secondo questa norma chi eroga un servizio pubblico deve attenersi ai minimi livelli di qualità: nel caso in questione, non erano chiaramente soddisfatti. I vertici di Trenitalia, dall’amministratore delegato in giù, prendono milioni e milioni di stipendio: è lì che andrebbero fatti i tagli, non sui servizi».

Cristina Vercellone

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