martedì 22 gennaio 2008

Articolo de "Il Cittadino": Le speranze dei pendolari si sono dissolte nella nebbia:

 
 
SAN ZENONE
Le speranze dei pendolari si sono dissolte nella nebbia:
il 2008 è già iniziato ma i treni sono sempre in ritardo, la stazione è sempre più fatiscente e i progetti sulla viabilità del futuro non promettono bene.
La prima pagina del loro sito, all'indirizzo http://sanzenonependolari.blogspot.com, non potrebbe essere più chiara:
«Spesso passa, a volte è segnalato e a volte no (naturalmente il treno, ndr), a che ora si ferma non si sa, la sera a volte ci permette di tornare a casa, ogni tanto si può anche essere puntuali ai nostri impegni del dopo lavoro».
A far infuriare i viaggiatori, però, non è solo la questione dei ritardi: le Ferrovie avevano promesso un intervento per riqualificare la stazione del paese, un'opera attesa per il mese di gennaio che però non ha ancora visto la luce. Ormai da diverso tempo, la struttura si trova in condizioni piuttosto fatiscenti, come avevano documentato  otografie e articoli del Cittadino.
Una stazione fantasma, assediata da muri imbrattati e sporcizia, dove la biglietteria automatica non esiste più e i vandali hanno fatto la loro parte.
«Aspettiamo che si faccia davvero qualcosa», dicono agguerriti i pendolari.
Negli ultimi giorni, i convogli del mattino e della sera hanno causato alcuni guai ai passeggeri, che difficilmente sono arrivati a destinazione in orario.
Una situazione sempre più difficile da sopportare. Come se non bastasse, il Comitato pendolari di San Zenone, rappresentato fra gli altri da Giusy Messina e Fabio Spagnuolo, è preoccupato per ciò che accadrà con l'arrivo delle nuove linee. La "S12" per il servizio ferroviario suburbano avrà come suo capolinea la stazione di  elegnano, ma i viaggiatori vorrebbero che l'ultima tappa del tragitto fosse proprio San Zenone. «Nessuno di noi va mai a Melegnano, perché c'è troppo traffico, è  mpossibile sottolineano i pendolari . Se il capolinea fosse invece San Zenone, il bacino di utenza diventerebbe quello di tutti i paesi circostanti. Oppure si potrebbe utilizzare il binario morto di Tavazzano e farlo diventare il nuovo capolinea».

Greta Boni

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