martedì 22 gennaio 2008

L’Sos dei pendolari: «Decidete in fretta»

Il comitato chiede il prolungamento della tratta ferroviaria fino a San Zenone
 
di LAURA DE BENEDETTI — SAN ZENONE AL LAMBRO — L' APPELLO È FINORA rimasto inascoltato. Ma il tempo stringe. Così il Comitato Pendolari di San Zenone, comune che fa parte della Provincia di Milano ma verso la cui stazione ogni mattina si dirigono molti pendolari residenti nel nord Lodigiano diretti nella metropoli, torna all'attacco. E chiede che la conferenza programmatica annunciata dall'assessore provinciale di Lodi Gigi Bianchi, venga effettivamente convocata con urgenza. «La scadenza per gli Studi di Prefattibilità dell'Accordo di Programma della Tem, la futura nuova Tangenziale Est di Milano, a cui è legato anche il progetto di riconversione degli attuali binari ferroviaria in linee suburbane - spiega Massimo Baldi, portavoce del Comitato -, è il prossimo 14 marzo. Manca meno di un mese. Oltre quella data sarà difficile far valere le proprie ragioni o presentare delle proposte. Per cui chiediamo alla Provincia di Lodi, a quella di Milano e ai Comuni interessati del nord Lodigiano e del sud Milano, di promuovere la convocazione di un tavolo di confronto il prima possibile, per dare poi tempo ai tecnici di sviluppare proposte organiche». In particolare il Comitato Pendolari preme affinché si valuti la possibilità di fermare la futura linea suburbana (così viene definita la metropolitana con raggio entro 30 km da Milano, ndr) S12 a S.Zenone anziché, come previsto oggi dai progetti, a Melegnano. «Basterebbe aggiungere poco più di 3 chilometri - spiega Baldi - per evitare ai pendolari di dover attraversare il nodo di Melegnano e cercare un improbabile parcheggio in quell'area. Mentre a San Zenone c'è tutto lo spazio disponibile e, soprattutto, l'accesso per chi arriva in auto dai paesi limitrofi, è senza problemi». LA LINEA S12 , con capolinea a Melegnano, risulterebbe per di più l'unica tratta suburbana in arrivo da Milano oltre alla S1, che avrà invece come capolinea Lodi. Entrambe, salvo ulteriori rinvii, dovrebbero vedere la luce entro il giugno '09. Bianchi aveva appunto assicurato il mese scorso, l'«appoggio totale per una verifica» anche se aveva spiegato che il piano regionale, nell'individuare i capolinea, tiene conto di molti fattori, tra cui l'intermodalità, gli snodi, il numero dei pendolari. Aveva poi aggiunto che i sindaci del nord Lodigiano e del sud Milano avevano chiesto un incontro alle due Province sul tema della riqualificazione della stazione di S.Zenone: quella riunione, di cui oggi si torna a chiedere la convocazione, sarebbe stata la sede idonea anche per discutere questa proposta. Tutto ciò in vista della Consulta regionale della Mobilità, che dovrebbe aver luogo proprio a Lodi a febbraio.
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

era meglio indicare treno x treno i ritardi

Anonimo ha detto...

Scusa, in che senso??