venerdì 17 aprile 2009

Si chiede la mobilitazione dei cittadini. I cittadini quelli della Politica.

Da Il Cittadino di oggi apprendiamo la notizia di una raccolta firme.
Dichiarando apertamente che il nostro principio è abbastanza semplice: "i mezzi "pubblici" devono essere al servizio del pubblico", ci fa sempre piacere che alcuni "elementi" della classe dirigente locale "comunichino" il nostro disagio in maniera "pubblica" e "mediatica".
 
Temiamo però che l'unica arma da usare per richiedere ciò che è già stato pattuito e/o promesso sia la leva economica.
 
Infatti sia la classe di "governo" del territorio, intesa come regione provincia e comuni, deve presentare sempre il conto verso le controparti.
 
Purtroppo non è più possibile che nel terzo millennio ci siano ritardi, dei treni e di consegna dei lavori, proprio per un fatto di civiltà!
 
L'evoluzione dell'uomo non deve progredire verso l'avidità estrema, lo vediamo con l'attuale crisi in atto, ma tendere ad una società dove la collettività non deve preoccuparsi delle inezie e usare il proprio tempo e la propria energia verso altri fronti.
 
La leva economica deve essere usata, vedi abbonamenti gratuiti e/o sconti sostanziali, a favore della cittadinanza facendo in modo però che questi "costi" non ricadano nuovamente sulle spalle dei cittadini.
Se dette azioni non sono intraprese e comunicate si potrebbe ipotizzare una sorta di connivenza con il danno subito e/o una volontà di mantenere lo status quo inalterato per "garantirsi" un compito "politico" per gli anni a venire.
 
Appoggiamo l'iniziativa, ed invitiamo la sottoscrizione, ma allo stesso tempo invitiamo chi è all'interno delle istituzioni a muoversi per conto nostro in maniera istituzionale, politica e/o giuridica verso il comune obbiettivo... una mobilità "logica", "comoda" e sostenibile.
 
Vi riportiamo l'etstratto dell'articolo
 
 

Ritardi e disagi senza fine per i pendolari di Melegnano, l'ex sindaco Pietro Mezzi propone una raccolta di firme. In queste ore, infatti, sull'argomento Mezzi ha diramato una nota ad hoc. «La situazione per i pendolari del Sudmilano che si ostinano a usare il servizio ferroviario non accenna a migliorare - fa sapere l'ex sindaco di Melegnano ed oggi assessore al territorio in provincia -. I lavori alla stazione di Rogoredo sono stati completati, per cui la linea S1 può essere prolungata da Saronno a Lodi, con l'istituzione di un servizio con frequenza ogni mezz'ora, come da tempo promesso». Finalmente una buona notizia, insomma. «Non proprio - riprende Mezzi nel suo ragionamento -. Perché, a causa di un ritardo nella fornitura, non ci sono i treni necessari a garantire il servizio. Sono dunque in corso serrate trattative tra la regione Lombardia e Rfi per trovare un accordo, ma il punto di equilibrio non è facilmente raggiungibile, tra servizio scadente e richieste di aumenti dei contributi». Di qui la presa di posizione di Mezzi: «Perché a questo punto la parola deve passare ai pendolari attraverso una raccolta di firme, che faccia sentire la voce di chi perde ore del suo tempo su treni inadeguati e in ritardo - afferma l'assessore nella sua nota -. Dobbiamo quindi chiedere alla Regione e a Rfi garanzie di tempi certi e soprattutto brevi per la fornitura di nuovi treni, ma anche l'impegno a firmare un accordo che fornisca un servizio con precisi requisiti di qualità. Dai sindaci dei comuni dell'intera area, invece, vogliamo un impegno convinto a sostegno delle esigenze dei pendolari». Per raccogliere le firme Mezzi mette a disposizione il suo sito www.pietromezzi.it, mentre per proposte ed idee è attivo il gruppo di discussione su Facebook "Più treni per i pendolari".

 
 
 
 
 

3 commenti:

Admin ha detto...

In questi giorni si stanno decidendo le novità dell'orario di giugno.
Non hanno ancora deciso niente, ma per fine si sapra' quasi tutto.
Il problema principale è il contratto di servizio: Trenitalia nel 2007 chiedeva 170 milioni di euro, oggi, PER GLI STESSI TRENI, chiede 250, perchè hanno deciso che 170 era poco.

Naturalmente vi terro' informati non appena ci sarà una minima novità.

Comitato Pendolari ha detto...

Grazie... ma oltre a chiedere soldi, tu che sei informato dei fatti, danno un nominativo responsabile per il servizio, con gli onori e gli neri del caso?

Perchè il gioco tra Trenitalia, RFI e Regione, se non fosse vero, è una barzelletta. ;)

Admin ha detto...

Il responsabile del servizio ferroviario regionale è teoricamente Regione Lombardia, Ufficio Servizio Ferroviario Regionale. Direttore: Rossetti.
Il funzionario orarista è l'ing. Fabrizio Bin, l'addetto ai contratti di servizio è Giorgio Stagni.

Chi si occupa di progettare materialmente l'orario è Trenitalia DTR Lombardia, e sotto questo nome c'è il capo "Martini"

Chi vuole a tutti i costi il pagamento di questo salatissimo contratto gonfiato del 50% non è ne' Rossetti, nè Bin, nè Martini, ma è Mauro Moretti, l'Amministratore Delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato.

Quando c'è da fare un orario, Regione chiede certi parametri di cadenzamento e coincidenze e propone un certo orario, poi i minuti esatti di transito ad ogni fermata te li da Trenitalia che se li fa dare da RFI.

Naturalmente i funzionari regionali non hanno alcuna colpa: fanno la figura di quelli che non vogliono pagare il "giusto" richiesto da Trenitalia. In realtà sono preoccupati a non buttare via i soldi dei cittadini.

Intanto sembra che il potenziamento "Quadrante Est" verrà rimandato a settembre 2009, perchè a tutt'oggi Trenitalia non vuole accettare il contratto di servizio.
Entro fine Aprile dovremmo sapere quasi tutto