martedì 5 maggio 2009

Il sogno della linea veloce (linee S) rinviato a data da destinarsi

Riportiamo questo articolo che a molti di noi fa gelare il sangue nelle vene!!
(agli altri invece fà aumentare l'adrenalina....)
 
Oltre al ritardo di un anno circa si aggiungono altri ritardi, contratti non rinnovati e accordi non rispettati.
 
A questo punto temiamo che la magistratura debba dare corso ad un indagine autonoma per appurare se questi "danni" alla collettività non siano in qualche modo punibili legalmete.
 
L'interesse della collettività deve venire prima dell'interesse privato di questa o quella società.
 
E' quantomeno inaccettabile, carissimi signori Cattaneo e Formigoni, che la regione motore d'italia non sia in grado di farsi rispettare!
 
Le linee suburbane sono una necessità soprattutto per la metropoli che ne avrebbe i maggiori vantaggi e invitiamo anche il comune di Milano a moversi celermente almeno quanto l'introduzione dell'ecopass!
 
Ci sembra opportuno quindi che sia obbligatorio il rispetto del pattuito!
 
E' necessario vederci chiaro e dipanare questa nebbia che ci attanaglia da troppo tempo!
Allo stesso tempo crediamo sia ovvio che il prezzo che la collettività paga è troppo alto e non è corretto che i soggetti coinvolti non siano tenuti a rimborsare il danno arecato!
 
 
 
La «S1» promessa per giugno è rimasta sulla carta
 
2009-04-25
di LAURA DE BENEDETTI
— LODI —
LA LINEA S1, sigla di «Suburbana 1», che avrebbe dovuto collegare Lodi a Milano con un sistema di tipo metropolitano a partire da giugno, è rinviata a data da destinarsi. La certezza si è avuta giovedì, quando è stato presentato il nuovo orario ferroviario estivo senza quei "treni-metrò" che avrebbero dovuto passare da Lodi ogni mezz'ora. L'unico impegno scritto, ad oggi, resta quanto indicato nel «Patto per il Trasporto Lombardo» siglato a fine dicembre nel quale, a seguito di un emendamento presentato dalle Province di Lodi e Cremona, la Regione di impegnava ad assicurare i finanziamenti per avviare «le linee S verso Treviglio, Lecco e Lodi nel corso dell'anno 2009». Risultato? Si dovranno attendere almeno altri 6 mesi, a meno che non subentrino ulteriori rinvii.
L'assessore provinciale ai Trasporti, Piero Luigi Bianchi, si dice tutt'altro che sorpreso: «Noi, Provincia e Comitati pendolari, siamo sempre stati dubbiosi sul fatto che si arrivase alla linea S1 entro giugno. Mancavano ancora troppi presupposti: il materiale rotabile, un piano degli orari, un nuovo contratto di servizio tra Regione e Trenitalia, scaduto e non rinnovato (per cui lo Stato ha congelato 40 milioni di euro disponibili, ndr), oltre a una nuova società congiunta per la gestione delle linee suburbane».
 
«L'ASSESSORE regionale Raffaele Cattaneo ci ha promesso che fra giugno e dicembre ci sarà una introduzione progressiva dei treni S1 — prosegue Bianchi —. Ho fortissimi dubbi, se non urlo il mio disagio è solo perché sono consapevole dei problemi esistenti. Basta vedere cosa sta accadendo nelle stazioni ferroviarie. C'era un accordo per le riqualificazioni. Invece si è fermato tutto. A preoccuparci, oggi, sotto il profilo della sicurezza c'è la stazione di Casale, dove si rischia che i calcinacci cadano in testa alla gente, o quella di San Zenone, dove la banchina non è sufficientemente lunga».
La Provincia di Lodi ora sta predisponendo una nuova lettera di sollecito: «Stiamo scrivendo alla Regione e a Trenitalia perché diano corso agli accordi». L'attivazione delle linea S1 non è vitale solo per i pedolari: potrebbe avere effetti benefici nel contrastare lo smog.
 
 
Fonte: Il Giorno

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