giovedì 7 maggio 2009

Polizia sui treni! Ben venga se è a tutela dei cittadini.


Nella giornata odierna, 7 maggio 2009, durante il tragitto San Zenone - Milano sul treno delle 8.00 (che doveva passare alle 7.49) i pendolari hanno avuto un bellissimo e gradito incontro.
Il controllore era scortato, nell'eseguire il suo lavoro, da 3 uomini in divisa della polizia ferroviaria ed altri due individui non ben identificati.

Viste le precedenti esperienze del l'assessore regionale Cattaneo sull'effetuare foto all'interno dei treni, non ci siamo azzardati ad immortalare questo momento di storia del pendolarismo.

Anche se la questione sembra goliardica, o se volete più autoritaristica, genera dei risvolti che a nostro modo di vedere possono creare instabilità dell'intera nazione e delle sue istituzioni.

L'adozione di così professionali guardie del corpo ci fa capire che lo scontro si è alzato di tono, e noi meri cittadini dobbiamo stare zitti ed incassare disagi e/o decisioni prese dall'alto.

Stando alla definizione di wikipedia, "la Polizia Ferroviaria è l'unico reparto di polizia ad operare nelle stazioni e lungo la rete ferroviaria. I suoi compiti sono principalmente quello di garantire la sicurezza nelle stazioni ferroviarie e a bordo dei treni; inoltre rileva gli incidenti ferroviari, investiga su tutti i reati che avvengono in ambito ferroviario, con apposite squadre investigative, effettua la scorta a treni viaggiatori e treni tifosi, ed e' quindi una specialità della Polizia di Stato".

Ci chiediamo dunque se l'investigazione c'è, visto che anche lo stesso treno in oggetto era in ritardo, e se il compito al quale questo corpo di polizia è preposto sia stato svolto a tutela della sicurezza dei cittadini oppure del controllore (dipendente di una società privata).
Carissimi signori, la nostra protesta è indiscutibilmente "civile" senza alcuna incitazione a delinquere, ma allo stesso tempo non possiamo che chiedere ciò che ci è dovuto cercando di farci sentire.

Se il biglietto risulta un contratto tra l'utilizzatore e il fornitore costituendo titolo contrattuale ai fini delle modalità di consegna del servizio o della garanzia di legge associata ad un prodotto acquistato, se ne chiede solo il rispetto e le forze dell'ordine li presenti devono (dovrebbero) autonomamente segnalare eventuali problematiche alla magistratura. (ritardi, tratta rogoredo san zenone definita con 10km in più, ritardi nella consegna della linea suburbana S1, sporcizia, manutenzione che lascia desiderare e via dicendo)

Temiamo che l'utilizzo dei soldi dei contribuenti in questi termini non vada a tutela dei medesimi, bensì per la tutela di una o più società private.

Questo, a nostro modo di vedere, è la situazione più grave che potesse capitare!

Ci fa dunque piacere che la nostra protesta sia servita a porre attenzione ai problemi di ogni giorno ma la via delle intimidazioni non risolve i problemi!
Se dobbiamo ricorrere alla Polizia Ferroviaria per farci controllare i biglietti e/o diamo multe simboliche ai fornitori per evidenziare ciò che è già alla luce del sole, significa che il sistema in toto non funziona e che qualcuno, non i meri utenti/cittadini, dovrà iniziare a subirne le conseguenze economiche e giudiziarie (sempre se gli eventuali reati riesccano ad avere un indagine ed arrivare davanti ad un giudice)

Bene... non usciremo mai dalla legalità ma non è possibile farci mettere i piedi in testa da nessuno!
Tenaci, testardi ed etici.... forse siamo definibili solo in questa maniera.

Le verità scomode fanno male a qualcuno...
ma con l'intimidazione non si placa l'indignazione della societa civile!

Comitato Pendolari San Zenone al Lambro

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